Gli effetti del Qi Gong e dell’allenamento ideomotorio sulla Fibromialgia (2024)

Abstract

Oggetto: La patologia nota come Fibromialgia (FM), o Sindrome Fibromialgica, è un disturbo reumatico cronico caratterizzato da un diffuso dolore muscoloscheletrico. Lo scopo di questo studio pilota è mostrare come le tecniche di Qi Gong e di Allenamento Ideomotorio possano migliorare le funzioni generali, lo stato psicofisico e i sintomi dei pazienti fibromialgici.

Metodo: 4 soggetti (donne di età, estrazione sociale, vissuto e manifestazioni dei sintomi diversi tra loro) hanno partecipato ad un totale di 22 lezioni online della durata di un’ora ciascuna, distribuite in un periodo di 7 mesi (luglio 2023 – gennaio 2024). Gli esercizi assegnati sono: il Ba Duan Jin Qi Gong, il Zhan Zhuang, una sequenza di ginnastica articolare e ad altri movimenti lenti per coordinare corpo e respiro. Sono state mostrate inoltre tecniche di respirazione specifiche e di visualizzazione guidata-meditazione.
I progressi sono stati valutati attraverso due questionari: la versione italiana del RFIQ (Revised Fibromyalgia Impact Questionnaire) ed una scheda di autovalutazione mensile contenente 22 domande su sintomi e altri fattori, alle quali dare una risposta compresa in una scala da 1 a 10 o in percentuale.

Risultati: Dall’analisi dei RFIQ due praticanti hanno mostrato miglioramenti del 48,5% e del 31,87%, mentre le altre due, meno costanti nella pratica e capaci di fornire un numero minore di dati, hanno mostrano l’una un miglioramento del 13%, l’altra un peggioramento del 13,9%. Le 22 domande hanno fornito risultati promettenti, soprattutto su vertigini, ansia e depressione (per un soggetto addirittura del 100%).

Conclusione: gli esercizi di Qi Gong, abbinati all’esercizio fisico leggero, alle tecniche di respirazione e di allenamento ideomotorio, e a specifiche visualizzazioni mentali, hanno la potenzialità di migliorare significativamente la condizione Fibromialgica, purché gli esercizi siano praticati con metodo e costanza. È necessario inoltre un lavoro psicologico per scoprire e gestire le emozioni all’origine dei traumi che, secondo i recenti studi e le osservazioni fatte, causano l’insorgere della patologia.

Introduzione

La patologia in oggetto, nota come Fibromialgia (FM), o Sindrome Fibromialgica, è un disturbo reumatico cronico caratterizzato da un diffuso dolore muscoloscheletrico. La molteplicità dei sintomi con i quali si manifesta ha reso finora quasi impossibili la sua identificazione e classificazione, basate sulle due seguenti definizioni accettate dalla comunità scientifica:

1 – “La Fibromialgia è una malattia reumatica cronica caratterizzata da dolore muscolare diffuso, astenia e rigidità, a cui possono associarsi sintomi sistemici (alterazioni del sonno, ansia o depressione, cefalea, disturbi tiroidei, reflusso gastro-esofageo, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), sindrome del colon irritabile, dismenorrea, sindrome delle gambe senza riposo e tante altre […]).”

2 – “La Fibromialgia è una forma di reumatismo extra-articolare generalizzato, caratterizzata da dolori cronici, rigidità, astenia, nonché da tensione a carico dei muscoli, dei tessuti periarticolari e delle inserzioni tendinee; si accompagna ad una aumentata e spiccata sensibilità dolorosa in siti anatomici specifici, definiti tender point” [Grieco, 2022].

Tali punti sono in totale 18, codificati nel 1990 dall’American College of Rheumatology:

Figura 1: mappa dei tender points.

La diagnosi si basa sulla digitopressione in corrispondenza dei tender point (TP), dei quali devono risultare “attivi” (cioè con una bassa soglia del dolore) almeno 11. Da qui si evince la difficoltà nel riconoscere ed accettare tale patologia.

Nei soggetti in esame la FM ha già raggiunto uno stadio avanzato, originandosi in seguito a traumi, sovrastimolazioni sensoriali, stress o altri fattori sconosciuti.
Da un punto di vista tecnico, i suddetti eventi aumentano l’acidità della matrice extracellulare (MEC), all’interno della quale questo eccesso di acidi spinge il sistema immunitario ad attivare l’infiammazione, che nel tempo diventa cronica. La vasocostrizione dovuta all’irritazione dei nervi periferici, insieme al blocco del sistema linfatico, impedisce progressivamente lo smaltimento degli acidi dalla MEC, i quali, rilasciando ioni idrogeno, irritano a loro volta i nocicettori.
Tutto questo processo porta all’attivazione dei meccanismi di difesa fight or flight, e a cortocircuiti bioelettrici su tutto il Sistema Nervoso, che si originano nei metameri (insiemi di tessuti e organi innervati da un nervo spinale e collegati al SNC attraverso i gangli spinali). Per questo motivo il dottor Grieco ha definito la Fibromialgia come “disfunzione neurometamerica”.

Definizione del problema

Il sovraccarico di un unico metamero, dovuto a fattori difficilmente identificabili, si distribuisce ai metameri adiacenti, generando la suddetta Fibromialgia – “disfunzione neurometamerica”: “l’espressione di un meccanismo di difesa che nel tempo è diventato disfunzionale, utilizzato dal Sistema Nervoso per non farsi mandare in tilt dall’eccesso di informazioni sensoriali dirette al cervello” [Grieco, 2022, p. 215].
Si crea quindi un circolo vizioso: da un lato il dolore costante e diffuso impedisce l’attività fisica, dall’altro proprio quest’ultima costituirebbe la chiave per attivare il processo di smaltimento degli acidi, che tuttavia, accumulandosi anche nel cervello, portano progressivamente ad un indebolimento della motivazione intrinseca e alla conseguente passività-apatia, caratteristica dei soggetti affetti da FM. L’immobilità, protratta nel lungo periodo, non fa che peggiorare la condizione generale del paziente, e il conseguente isolamento innesta una progressiva depressione, o condizione ansioso-depressiva, che indebolisce ulteriormente la motivazione intrinseca del soggetto, mentre il degenerante cortocircuito nervoso e bioelettrico dei metameri blocca l’intero organismo.
Il Qi Gong, antica disciplina cinese di derivazione Daoista, lavora sulla presa di consapevolezza del proprio corpo, a livello propriocettivo e bioenergetico [Yuefang, 1996]. Per mezzo di esercizi statici e dinamici, e tramite la corretta respirazione, abbinata a specifiche visualizzazioni mentali, è possibile ripristinare l’equilibrio dei sistemi del corpo umano (soprattutto il SN).
Qi Gong, Allenamento Ideomotorio, Zhan Zhuang, meditazione e corretta respirazione unita al movimento si affiancano quindi per aumentare i livelli energetici del praticante, smaltire gli acidi accumulati e migliorare la condizione ansioso-depressiva insorta.

I partecipanti allo studio sono stati selezionati garantendo rappresentatività demografica e varietà di esperienze fibromialgiche, pur escludendo i casi più gravi, impossibilitati a qualsiasi tipo di movimento. L’età media delle 4 partecipanti è di 46 anni; nel mese di giugno 2023, durante il primo incontro conoscitivo, hanno mostrato diverse manifestazioni ed entità dei sintomi, così come differenti esperienze familiari e background lavorativo e abitativo (ognuna delle partecipanti è stata intervistata circa la propria storia clinica e personale). Una delle partecipanti (la Sig.ra MBM) si è inserita nel gruppo alla fine del mese di agosto.

Per l’analisi dei dati sono stati utilizzati due questionari e una scheda di presentazione:
1. La versione italiana del Revised Fibromyalgia Impact Questionnaire (RFIQ), studiato e applicato in ambito ospedaliero per valutare l’entità della FM ed il suo impatto sulla salute e sulle attività quotidiane;
2. Una tabella di autovalutazione mensile, costituita da 22 domande volte a valutare l’entità dei sintomi, le condizioni ambientali, le abitudini, la coerenza nella pratica degli esercizi assegnati ed altro.

1 – Revised Fibromyalgia Impact Questionnaire

Il questionario in oggetto è suddiviso in 3 sezioni:

• FUNZIONE FISICA (9 domande);
• STATO DI SALUTE GENERALE (2 domande);
• SINTOMI (10 domande);

Le risposte alle 21 domande sono rappresentate da una scala di valori da 0 a 10, di cui 10 indica la massima gravità. Il risultato finale è dato dalla somma dei risultati delle 9 domande circa la funzione fisica divisa per 3, più la somma delle 2 domande sullo stato di salute generale, più la
somma delle 10 domande sui sintomi divisa per 2.

In questo contesto non è stato valutato il valore assoluto del risultato rispetto ai dati clinici precedentemente raccolti e ai parametri medici di riferimento, bensì l’evoluzione dei risultati nel corso dei 7 mesi di studio, confrontando gli eventuali miglioramenti o peggioramenti dei 4 casi
in osservazione tra di loro e a fronte della storia clinica e personale di ogni soggetto.

2 – Scheda di autovalutazione mensile

Figura 2 – Tabella di autovalutazione mensile.

3 – Scheda di presentazione

Ultimo ma non meno importante strumento di analisi, questa scheda personale è stata aggiunta alle interviste iniziali per fornire un quadro clinico completo e raccogliere informazioni demografiche e anamnestiche, al fine di identificare variabili chiavi come gli eventuali traumi (possibili cause dell’insorgenza dei sintomi), le terapie precedentemente sperimentate e i loro effetti, le condizioni emotivo-familiari e le aspettative riguardo al trattamento, che potrebbero aver determinato l’efficacia di alcune pratiche rispetto ad altre.

Protocollo

Seguendo i canoni della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), si è richiesto di distribuire gli esercizi della quotidiana ora di pratica come segue:

• 20 minuti mattutini di Qi Gong soft (Zhan Zhuang o altre sequenze libere), oppure una passeggiata nella natura (passaggio da energia Yin notturna a energia Yang diurna);
• 20 minuti nel pomeriggio, al picco dell’energia Yang, dedicati al Ba Duan Jin o ad altri esercizi più intensi (camminata a passo veloce o allenamento, se le condizioni fisiche lo consentono);
• 20 minuti serali riservati alle pratiche meditative: visualizzazione guidata, allenamento ideomotorio (passaggio da energia Yang diurna a energia Yin notturna).

Prima di ogni sessione è sempre consigliata una sequenza di riscaldamento articolare leggero e generale. Seguendo le direttive mediche [Grieco, 2022], si suggerisce l’assunzione di magnesio e un’alimentazione alcalinizzante. È consigliabile inoltre mantenere una respirazione diaframmatica costante, e provare a migliorare le proprie relazioni affettive (come osservato, l’aspetto emotivo ha un’incidenza determinante sulla riuscita della “terapia”).
Per l’intera durata dello studio alle praticanti è stato richiesto di eseguire quotidianamente gli esercizi sopra citati, e di partecipare ad una lezione online, della durata di un’ora, ogni settimana.
Sono stati effettuati in tutto 22 incontri online, ai quali non tutte hanno partecipato con regolarità.
Rispettivamente: MD – 19 presenze, SG – 16 presenze, BM – 15 presenze, MBM – 13 presenze.

Progressione degli esercizi

Alle partecipanti sono stati insegnati gli esercizi da praticare seguendo tale progressione:

1. Respirazione diaframmatica e ginnastica articolare;
2. Esercizio propriocettivo dei “pennelli mentali”;
3. Prime posture di Zhan Zhuang, con relative visualizzazioni;
4. Ba Duan Jin Qi Gong;
5. Visualizzazione e pratica della “Piccola Circolazione Celeste”;
6. Teoria e pratica della tecnica di meditazione tibetana “Sci-ne”;
7. Altri esercizi più complessi di meditazione, rilassamento e visualizzazione guidata.

Descrizione degli esercizi

Qi Gong
“Lavoro sull’energia interna” che insegna a coordinare respiro e movimento, sviluppando il senso del tatto e della percezione di sé e del proprio stato psicofisico (propriocezione o “biopercezione”). Attraverso il Qi Gong identifichiamo come si manifestano a livello fisico le emozioni e gli stati d’ansia, migliorando al contempo l’equilibrio psicofisico ed il sistema immunitario.
Una pratica costante aiuta inoltre a sciogliere le rigidità muscolari e a ripristinare i bioritmi. [Yuefang, 1996; Yáng, 2022]

Ba Duan Jin
Otto esercizi di Qi Gong dinamico per allungare e sciogliere i muscoli, i tendini e i meridiani. [Montorsi, 2021]

Zhan Zhuang
La pratica del ‘Palo Immobile’ è un esercizio statico di Nei Dan Qi Gong che migliora la postura e la muscolatura strutturale. Aiuta inoltre a coordinare il SN simpatico con il SN parasimpatico, a diminuire il flusso di informazioni dirette alla corteccia cerebrale, e quindi a smaltire gli acidi accumulati nella MEC cerebrale grazie ad un miglioramento della qualità del sonno. [Xuanjie, 2018; Xiang Zhai, 2017; Grieco, 2022].

Allenamento ideomotorio o Motor Imagery Training
Si tratta di una pratica mentale che consiste del visualizzare determinati processi o azioni motorie, volte a migliorare l’esecuzione di un gesto tecnico.
Nel nostro caso specifico, viene abbinato alle posizioni statiche del Zhan Zhuang per ripristinare l’equilibrio bioelettrico e nervoso del sistema, attraverso tecniche di “proiezione della volontà”, in posizioni specifiche che rispettano le sei armonie delle arti marziali tradizionali cinesi.
[Xuanjie, 2018; Xiang Zhai, 2017; Yáng, 2022; Wong, 1992]

Visualizzazione guidata – Meditazione
Pratiche che inibiscono la corteccia cerebrale al fine di raggiungere uno stato di quiete mentale e di “ascolto” (onde alpha). Tale predisposizione favorisce la percezione del proprio stato di salute e l’analisi dei traumi e delle altre esperienze pregresse che potrebbero aver contribuito o
causato l’insorgere della patologia. [Chögyam, 1986; Yuefang, 1996; Yáng, 2022]

RISULTATI
A seguire le statistiche descrittive derivanti dall’analisi dei dati raccolti.

Grafico 1 – Curve di miglioramento date dall’analisi completa dei RFIQ.

Figura 3 – Sintesi delle curve di miglioramento ricavate dai RFIQ.

Figure 4 e 5 – Grafici dettagliati derivanti dall’analisi dei RFIQ delle partecipanti che hanno fornito un maggior numero di dati.

Per quanto riguarda la scheda di autovalutazione mensile, sono stati osservati significativi miglioramenti nei campi del dolore, della coordinazione dei movimenti, della concentrazione (fibrofog), delle vertigini, dell’ansia e della depressione. In questi ultimi tre parametri una delle partecipanti (la Sig.ra MD) ha raggiunto il 100% del miglioramento, con la totale scomparsa dei sintomi.

Discussione

I risultati di questo studio pilota sono sicuramente stati influenzati dalla difficoltà di reperire candidati tra i pazienti fibromialgici. Per di più, non avendo avuto modo di lavorare in presenza, è stato impossibile valutare e certificare l’effettiva esecuzione degli esercizi assegnati alle partecipanti. È stato inoltre difficile correggere i movimenti nei singoli esercizi e le posture del “palo immobile”. Infine, non è stato possibile valutare neppure la coordinazione tra respiro e movimento, fondamentale nella disciplina del Qi Gong.
Gli studi sul Qi Gong hanno dimostrato infatti che, se vengono rispettati tutti i parametri di esecuzione e le condizioni previste dalla disciplina, esso ha importanti effetti sul sistema nervoso, sull’apparato respiratorio, sull’apparato circolatorio, sull’apparato digerente, sul sistema endocrino, sulla regolazione del metabolismo e del sonno, e sul sistema immunitario [Yuefang, 1996; Yáng, 2022; Montorsi, 2021].

Considerando le condizioni di partenza, alcune curve sui grafici analizzati sono in linea con quanto atteso, altre no:
• Il livello di dolore non è diminuito quanto sperato;
• Le curve della Sig.ra MBM sembrano andare in controtendenza rispetto a tutte le altre: la ragione potrebbe risiedere nella precarietà della situazione familiare attuale, e nel suo inserimento tardivo nel programma;
• I livelli di ansia e depressione sono scesi drasticamente, soprattutto nel caso della Sig.ra MD;
• Come atteso, la coordinazione è migliorata, mentre la fibro-fog ha avuto un iniziale miglioramento, per poi tornare a salire;
• Le condizioni ambientali esterne non sembrano incidere molto sull’entità dei sintomi, mentre i trasferimenti abitativi sì.

Dai risultati si evince che le pratiche riservate al corpo necessitano di maggiore costanza, soprattutto nelle fasi iniziali di acquisizione delle tecniche, al fine di poter osservare risultati concreti, che si ripercuotono direttamente sulla percezione della fatica e del dolore.
Le tecniche respiratorie sono fondamentali per la calma e lo stato di quiete mentale, ma a fronte dei risultati ottenuti sull’ansia, possiamo affermare che hanno sortito il loro effetto.
Le tecniche di allenamento ideomotorio e meditazione le ho guidate personalmente online, inviando successivamente un file pdf con le tracce vocali da registrare e riascoltare prima di dormire. Gli effetti benefici si sono manifestati subito, anche se si ipotizzava che una maggiore presa di consapevolezza del corpo, del respiro e del proprio stato bioelettrico avrebbe potuto incrementare considerevolmente gli effetti di ciò che “veniva guidato dalla mente” (tecniche di motor imagery o allenamento ideomotorio-visualizzazione guidata).
Il miglioramento del senso di vertigine può essere dovuto alle molte rotazioni incluse nella sequenza di riscaldamento articolare e nei movimenti di soft Qi Gong, così come al lavoro di visualizzazione all’interno del “Palazzo della Memoria”, “luogo” frutto dell’immaginazione sia attiva che recettiva, dove le praticanti hanno eseguito gli esercizi di motor imagery.
La coordinazione dei movimenti può essere migliorata grazie alla pratica del Ba Duan Jin e degli altri esercizi di mobilità articolare e soft Qi Gong.
L’assenza di miglioramenti nel senso di stanchezza e di fatica è imputabile alla poca costanza nella pratica del Zhan Zhuang e delle passeggiate.

Conclusione

Dall’analisi dei RFIQ due praticanti hanno mostrato miglioramenti del 48,5% (MD) e del 31,87% (SG), mentre le altre due, meno costanti nella pratica e capaci di fornire una quantità inferiore di dati, hanno mostrano l’una un miglioramento del 13% (BM), l’altra un peggioramento del 13,9% (MBM). Le 22 domande hanno fornito risultati promettenti, soprattutto nei seguenti ambiti: vertigini, ansia e depressione (per la Sig.ra MD addirittura del 100%).
Nonostante il generico e progressivo miglioramento descritto dalle curve, nel mese di Dicembre si è osservato un regresso generale.
In seguito alle osservazioni e alle interviste, nonché all’analisi delle schede di presentazione, è possibile ipotizzare che il peggioramento della condizione Fibromialgica in corrispondenza delle festività natalizie sia dovuto proprio ad un fattore emotivo: simbolo culturale di relazioni personali e famiglia, il Natale si trasforma in un evento di esclusione sociale per coloro che soffrono di depressione o di impossibilità a muoversi.
Si è constatato inoltre che questa patologia deriva dalla concomitanza di più traumi, causa di sbalzi emotivi talmente rilevanti da ripercuotersi direttamente su specifici metameri, e generando disfunzioni sul Sistema Nervoso Periferico tali da raggiungere il Sistema Nervoso Centrale, fino all’insorgere della sindrome Fibromialgica.
Occorre quindi, in ultima analisi, procedere ad un’integrazione sistematica delle tecniche utilizzate, affinché il singolo praticante raggiunga una piena consapevolezza del proprio corpo, del proprio stato di salute e delle emozioni all’origine di un qualsivoglia squilibrio.
Soltanto reintegrando ogni aspetto della “macchina umana” (corpo, mente e respirobioelettricità), e intensificando l’introspezione e gli esercizi di allenamento ideomotorio, sarà forse possibile lenire i sintomi di questa patologia, le cui origini e manifestazioni mostrano tante e tali diversità.

REFERENZE

Bennett RM, Friend R, Jones KD, Ward R, Han BK, Ross RL, 2009, “The Revised Fibromyalgia Impact Questionnaire: validation and psychometric properties.” Arthritis Res Ther.; 11(4): R120.

Chögyam N, 1988, “Jurney into vastness”, Dorset, Gran Bretagna (pp. 23-40).

Grieco A, 2022, “FIBROMIALGIA – Finalmente buone notizie!”, Pistoia (pp. 24-26, 37-106, 161-224).

Montorsi R, 2021, “La pratica del Ba Duan Jin Qi Gong come terapia integrata per il Morbo di Parkinson: confronto di due studi randomizzati controllati”, Bologna.

Wong E, 1992, “Cultivating Stillness”, Boulder, Colorado, USA.

Xiang Zhai W, 2017, “Yi Quan”, Milano (pp. 33-43).

Xuanjie W, 2018, “Dachengquan”, Milano (pp. 19-32, 78-83).

Yáng JM, 2022, “Qìgōng Meditation, Embryonic Breathing”, Wolfeboro, NH, USA.

Yuefang C, 1996, “Chinese Qigong Essentials”, Pechino, Cina (pp. 20-39).

Tale ricerca è stata presentata in due distinte conferenze: la prima tenuta online il 15 marzo 2024 presso la Paneuropean University Apeiron, in Bosnia ed Erzegovina, in lingua inglese; la seconda durante il 12° Congresso I.S.Mu.L.T. a Roma, il 12 e 13 aprile 2024.