La psicometria: una percezione extrasensoriale che non sai ancora di possedere!

15 Mar 2021 | Scienza e Spiritualità

Jin Parker […] spense la torcia, si rilassò e, seduto a terra nella posizione del loto, tenne il diario chiuso tra le mani, aspettando.

La psicometria non funzionava sempre allo stesso modo: a volte l’oggetto trasmetteva una sensazione indefinibile, fisica ma non sondabile attraverso i cinque sensi. Altre invece perfino un suono o un sapore.

Se l’oggetto era “denso” di storia, impregnato a fondo delle emozioni che l’avevano circondato, allora la visione del suo vissuto era nitida. A condizione però che la mente del “lettore” fosse completamente vuota e aperta, pronta a recepire ogni singolo frammento di realtà passata.

Respiri profondi, silenzio, buio. Ed ecco le prime immagini affiorare nell’occhio interiore del professore.

Una catena montuosa. Picchi altissimi, venti gelati che spazzavano la nuda roccia. Ghiacci perenni e crepacci senza fondo. Neve splendente e foreste di abeti ovunque sotto di lui. Infine, tra le colonne di granito millenario, si aprì un varco simile all’ingresso di una caverna.

Non era possibile. Jin aprì gli occhi meravigliato. Aveva appena “sorvolato” l’Himalaya.

Che diavolo…” Tutto si sarebbe aspettato fuorché ciò che aveva appena visto. Anche perché, senza dubbio, quel diario non era mai uscito dal Giappone. Com’era possibile allora che la psicometria avesse manifestato “ricordi” dell’Himalaya? L’immaginazione aveva forse minato la sua capacità di leggere il passato? Strano…

Eppure Yosuke Ikeda, l’autore di quel manoscritto, non poteva aver lasciato la sua terra natia, altrimenti il diario non avrebbe potuto trovarsi nel museo della città di Iga. A meno che…

Himalaya il viaggiatore Jin Parker libro Aquarius

Questo estratto de “Il Viaggiatore”, primo thriller d’avventura della serie Aquarius, mette sotto i riflettori una facoltà extrasensoriale del protagonista, la psicometria, argomento principale di questo articolo. Trattandosi di un romanzo, si è portati a credere che si tratti di fantascienza… Eppure non è così!

Nello scrivere “Il Viaggiatore” ho svolto approfondite ricerche sull’argomento, fino a sperimentare alcuni semplici esercizi per “attivare” questa facoltà latente, che condividerò con te alla fine di questo pezzo.

Partiamo dall’inizio, ovvero dagli esperimenti del professor Joseph Rodes Buchanan…

 

Il primo studio accademico sulla psicometria

È quasi impossibile imbattersi nel significato autentico di psicometria, così come fu inteso dal dottor Buchanan che, nel lontano 1841, ne coniò per primo il termine.

Infatti, cercando in rete, scopriamo che l’accezione originaria è stata completamente soppiantata da una nuova interpretazione moderna: per “psicometria” oggi si intende “la scienza che si occupa della teoria e della tecnica della misura in psicologia”, oppure, com’è scritto sull’enciclopedia online Treccani, “l’insieme dei metodi d’indagine psicologica che tendono al raggiungimento di valutazioni quantitative del comportamento umano o animale”.

Tuttavia in greco la parola psyché significa “anima”, non “psicologia”… Ed era proprio “la misura dell’anima” a costituire l’oggetto della ricerca del dottor Buchanan, ovvero “la capacità di ricostruire la “storia” di un oggetto semplicemente tenendolo in mano”.

Buchanan, medico e professore di fisiologia all’Eclectic Medical Institute di Covington, Kentucky, nel 1841 conobbe un vescovo – tale Leonidas Polk – che gli rivelò di saper riconoscere l’ottone al tatto, anche al buio, dal sapore che percepiva immediatamente nella sua bocca.

Così il dottore decise di fare un esperimento con i suoi allievi: avvolse alcuni campioni metallici in uno spesso incartamento e li sottopose al tocco degli studenti.

Con stupore e soddisfazione, poté constatare che la maggior parte di essi erano in grado di distinguere i vari tipi di metallo, e lo stesso risultato veniva ottenuto “giocando” con diverse tipologie di spezie.

Secondo Buchanan la facoltà era imputabile alla cosiddetta “aura di nervi” presente sui polpastrelli della mano, ed il fatto di ottenere risultati migliori operando con le mani sudate non faceva che confermare questo “principio di conduzione”.

L’ipotesi però iniziò a vacillare con l’arrivo dello studente Charles Inman…

 

Doti straordinarie e nuove possibilità di applicazione

Charles Inman era un allievo dotato di una sensibilità fuori dall’ordinario: sottoposto ai test di Buchanan, non solo riuscì a decifrare il contenuto di una lettera sigillata, ma anche ad imitare la calligrafia del mittente!

Certo, l’aura di nervi di un così grande sensitivo avrebbe potuto “captare” un residuo della personalità del mittente, entrato in contatto diretto con la lettera… Ma la teoria crollò del tutto quando Inman ottenne eccellenti risultati di “lettura medianica” anche attraverso fotografie e anonimi giornali.

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I trattati su questo nuovissimo campo di ricerca catturarono l’attenzione del professor William Denton, geologo presso l’Università di Boston. La sorella Anne, messa alla prova, dimostrò doti di grande psicometra non solo descrivendo fisicamente il mittente sconosciuto di una lettera, ma anche delineando i contorni dell’ambiente in cui viveva!

Ma allora, se una lettera poteva “inglobare” le caratteristiche di chi la scriveva in così poco tempo, cosa poteva assimilare del proprio “vissuto” un elemento antico come una roccia?

 

L’importanza degli psicometri in archeologia

Dal 1853 il professor Denton iniziò a testare le doti “extrasensoriali” di alcuni presunti sensitivi su campioni geologici e archeologici, con i quali i soggetti non erano mai entrati in contatto prima, né ne conoscevano l’origine.

Vulcano eruzione lava geologia archeologia storiaI risultati furono strabilianti: sua sorella Anne fu la prima a descrivere, toccando un pezzo di lava vulcanica delle Hawaii, “un oceano di fuoco che usciva da un precipizio, provocando ribollimenti e schizzi giganteschi”, mentre nel mare erano presenti delle navi. Un’attenta ricerca dimostrò che all’eruzione – datata 1840 – assistette proprio una parte della flotta americana.

Da frammenti d’osso a cocci di ceramica, da schegge di meteoriti a stalattiti, ogni esperimento rivelava esattamente l’origine dell’oggetto, sebbene quest’ultimo fosse addirittura incartato: animali preistorici e spiagge popolate da dinosauri, tribù di pellerossa, lo spazio infinito e grotte inesplorate…

Degno di nota è un episodio riguardate la moglie di Danton. La donna, indagando la storia di una tessera di mosaico, descrisse un uomo corpulento e dall’aspetto brillante, ben diverso dal piccolo e minuto Cicerone, al quale gli storici attribuivano la villa contenente il mosaico.

Danton rimase deluso da questo piccolo “fallimento”, ma tempo dopo, durante la stesura del suo famoso libro “L’anima delle cose”, scoprì che la villa era appartenuta in realtà a Silla, il ritratto della descrizione fatta dalla moglie!

Insomma, era stata scoperta una nuova facoltà umana: un “telescopio sul passato” che avrebbe dato un enorme contributo alla ricerca scientifica sulle nostre origini.

Ma non sempre le cose vanno come speriamo…

 

Lo sfortunato tempismo dello “spiritismo”

L’interesse nei confronti della psicometria si spense per due ragioni principali.

La prima venne definita da Carl Gustav Jung come “immaginazione attiva”: molti psicometri ad un certo punto non riuscivano più a distinguere la lettura del “campo magnetico” degli oggetti toccati da ciò che suggeriva loro la fantasia.

Risultati potenzialmente rilevanti erano in qualche modo “sporcati” dalle “aggiunte stilistiche” di solerti – o mancati – romanzieri!

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La seconda ragione fu puramente storica…

Nel medesimo periodo storico infatti il mondo dovette affrontare le sette fanatiche del nascente movimento spiritista, talmente motivate a sostituire la scienza con la magia da non rendersi conto che stavano ottenendo l’effetto opposto: un’estrema e selettiva suddivisione in scompartimenti stagni di tutti i campi di ricerca.

Questa selezione portò ad escludere a priori qualsiasi fenomeno legato in qualche modo al “soprannaturale”, orientando la nuova “conoscenza” verso il progressivo oblio delle antiche facoltà spirituali.

Fortunatamente però il mondo non è mai tutto bianco o tutto nero… Nonostante lo strapotere del mondo scientifico, ossessionato dal misurare e spaventato da tutto ciò che non è “dimostrabile”, individui dotati di eccezionali facoltà latenti hanno continuato ad accendere scintille di sano dubbio in ogni dove e in ogni tempo.

Contemporaneamente, l’Oriente ha perseverato nel “suo compito” di fornire maestri in grado di insegnare loro a comprendere e sviluppare tali “poteri”.

Il mondo tecnologico avanza imperterrito, privando l’umanità del suo sguardo interiore… Ma le nostre potenzialità sopite sono ancora lì, sepolte sotto uno strato di ignoranza e disattenzione.

Alcuni ricercatori, compreso il sottoscritto, si prodigano per diffondere gli strumenti in grado di sbloccarle… Se credi che possano in qualche modo migliorare la tua vita, non ti resta che metterti in gioco e lanciarti nell’avventura di riscoprirle!

 

Tocca a te provare!

Veniamo alla parte più interessante!

Indipendentemente dalla veridicità delle varie teorie sulla psicometria – l’aura di nervi sui polpastrelli, la storia impressa nel campo magnetico dell’oggetto, ecc – sicuramente sviluppare la sensibilità sulle proprie mani è un ottimo punto di partenza per cercare di attivare le capacità di psicometra.

E si può fare attraverso l’esercizio.

Un altro fattore di rilievo è la “predisposizione alla ricezione mentale”, all’ascolto interiore.

Facciamo un passo alla volta, cercando di ottenere tutte le migliori condizioni di base per sperimentare la psicometria con successo.

  • Concentra la tua attenzione sulla mano che utilizzi più spesso: cosa cambia nella tua percezione di quella mano? Senti calore, pressione, formicolio, vibrazioni? Stai stimolando i microcapillari ed il sistema nervoso, ma anche prendendo consapevolezza del campo elettromagnetico umano che circonda il tuo arto;
  • Ripeti l’esercizio sull’altra mano, aiutandoti con lo sguardo per dirigere l’attenzione;
  • Quando sei riuscito ad evocare la sensazione su entrambe le mani, puoi procedere con l’esercizio, oppure provare ad espandere la “percezione sottile” al resto del corpo (spiegherò dettagliatamente nei miei corsi a cosa serve);
  • È il momento di liberare la mente: svuotala dai pensieri, rilassati, ma soprattutto evita qualsiasi forma di aspettativa! Non cercare di prevedere un risultato, abbandonati piuttosto a tutto ciò che può arrivare…;
  • La mente da sola non può farcela, racchiusa com’è in schemi logici e razionalità; aiutala con il cuore, così come suggerisce l’esercizio descritto nell’articolo “La mente nel cuore: un antico metodo scientifico per ritrovare il benessere psicofisico”.

Bene! Dopo aver padroneggiato questo stato d’animo – sereno, aperto e rilassato – e dopo aver preso dimestichezza con il “focus” sulle mani, è il momento di tentare l’esercizio della “lettura-visione storica”.

Chiedi a un amico o a un familiare di impacchettare per te alcune spezie in fogli di carta bianca, abbastanza spessi da mascherarne l’odore.

Quindi, dopo aver trovato la concentrazione, chiudi gli occhi e prendi in mano, uno alla volta, ogni involto preparato.

Cosa accade?!

Quali sensazioni percepisci? È un’immagine a rivelarti il contenuto dei pacchetti? Oppure un sapore sorto dal nulla? O qualcos’altro di indefinibile?

Prendi nota di tutto ciò che senti, di tutte le sensazioni ricevute attraverso le mani. E se non accade nulla, non arrenderti subito! Ripeti gli esercizi preparatori e riprova, oppure cambia il contenuto degli incarti e tenta con campioni diversi.

Se invece riesci subito a scoprire il contenuto delle confezioni, complimenti!

Non c’è limite a ciò che possiamo fare, anche se qualcuno ci ha convinto del contrario…

Devi sapere che alcuni sensitivi sono stati in grado di ritrovare persone rapite o scomparse soltanto toccando qualche oggetto di loro proprietà, ma qui sconfiniamo nel campo della chiaroveggenza, ed è tutt’altra storia… Forse

Comunque, in attesa che la scienza occidentale apra le porte (ed il vocabolario) al “paranormale”, niente ti impedisce di cercare qualche oggetto antico in casa, e di metterti alla prova tentando di scoprirne la storia!

Sono certo che qualcuno si scoprirà capace di vedere meraviglie…

Buon divertimento!!! Condividi nei commenti i tuoi risultati!

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Roberto Fagnani

COACH DI GUERRIERI MODERNI E CONSULENTE DI VIAGGI INTERIORI

Coach di crescita personale per scoprire te stesso attraverso metodi non convenzionali: Arti Marziali orientali, libri, viaggi e antiche scienze spirituali.

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