La chiaroveggenza – Esiste la possibilità di “vedere oltre”?

5 Lug 2021 | Scienza e Spiritualità

Sei disteso sul letto, la sera, nella tua stanza, isolato dal mondo. Le tende sono tirate e la camera è avvolta nell’oscurità. La sfera di cristallo, di cui puoi appena distinguere i contorni, non riflette alcunché. Inizi a fissare l’oggetto, senza cercare di vedere niente di specifico… Lo osservi come se stessi guardando qualcosa di molto lontano. Pur trovandosi a qualche centimetro dai tuoi occhi, il cristallo appare ad una grande distanza.

Ad un certo punto vedi la sfera appannarsi, mentre nuvole bianche ne cancellano la trasparenza. È il momento critico: non sobbalzare, non muoverti, e soprattutto non allarmarti, perché tra poco…

Il bianco latteo si dissipa, rivelando la scena di un mondo che improvvisamente si è sostituito alla sfera di cristallo. Sembra di contemplare l’universo, come l’avrebbe fatto un dio dell’Olimpo, languidamente disteso ad osservare le nuvole in corsa sopra ad un continente. Hai l’impressione di cadere? Domina l’istinto di muoverti, altrimenti rischi di perdere la concentrazione!

Piuttosto, cerca di “scendere in picchiata”, fino a fermarti in un luogo preciso. Puoi assistere ad un avvenimento storico, puoi “atterrare” nel bel mezzo di una battaglia e vedere un carro di assalto dirigersi verso di te. Non devi aver paura, quel carro non può farti alcun male: ti attraverserà e non sentirai nulla. Può capitare addirittura di vedere attraverso gli occhi di un’altra persona

Pur avendone riadattato l’italiano (il libro è del 1965!), questo pezzo è tratto dall’opera “I segreti dell’aura”, di T. Lobsang Rampa, autore già citato nell’articolo “Reincarnazione e vite precedenti: la testimonianza dello psichiatra Brian Weiss”. Sembra che l’uomo, sotto le mentite spoglie di un monaco tibetano, fosse in realtà un signore inglese, mai stato in Oriente.

Tale Cyril Henry Hoskin, però, annovera nella sua biografia un’esperienza decisamente particolare: in seguito ad un grave incidente, riavutosi dalla commozione cerebrale, mostrò improvvisamente una nuova personalità. Qualche lettore vi riconoscerà immediatamente il fenomeno del channeling, o canalizzazione… Ma meglio non divagare troppo.

 

Gli indizi nascosti nelle “stramberie”

Al di là della singolare storia dell’autore, cosa ne pensi delle sue parole?

Le ritieni frutto della fantasia? Ingannevoli? Fuorvianti?

Oppure pensi che sia possibile ottenere un simile potere?

Beh, se non altro è facile mettersi alla prova! È sufficiente acquistare un cristallo di forma sferica, distendersi in penombra e provare…

Sinceramente, non ho mai fatto un tentativo. Non è questo il genere di “chiaroveggenza” che suscita il mio interesse. L’autore, tuttavia, rivela alcuni consigli davvero interessanti circa la preparazione a tale esperienza:

[…] La pace interiore è assolutamente indispensabile per chi vuole progredire al di là degli stadi elementari. L’uomo è in preda a mille emozioni contraddittorie, costantemente in conflitto. […] Non riuscirete mai nel campo della ricerca esoterica se le vostre onde cerebrali si agitano al punto da spegnere i segnali che ci raggiungono ogni momento, da ogni parte, da tutto il mondo. Al contrario, se apriremo lo spirito, potremo captarli e capirli.

Dobbiamo sempre coltivare la nostra pace interiore, coltivare un comportamento tranquillo. […] Uno dei metodi più sicuri per acquisire la tranquillità e la pace dello spirito è quello di saper respirare. Dovremmo imparare a respirare con lentezza, profondamente.

Queste nozioni universali sono di fondamentale importanza per la crescita interiore. Inoltre, come abbiamo già osservato in “Cosa significa essere forti? Arti marziali, volontà e Misogi”, il controllo del respiro influenza profondamente la secrezione di adrenalina, l’equilibrio psicofisico ed i sistemi simpatico e parasimpatico.

Non occorre entrare nel dettaglio per capire che la pratica costante di una respirazione consapevole e controllata conduca ad un’“evoluzione interna” dell’intero sistema “macchina umana”.

Come sempre, si parla di pratica costante. Il Metodo HASHI propone molti esercizi finalizzati al controllo del respiro, che, oltre agli obiettivi marziali, si prefiggono di superare la mente razionale e accedere all’intuito dinamico.

 

Spunti inaspettati…

Sono certo che anche tu abbia sperimentato momenti di consapevolezza fuori dall’ordinario… Può essere capitato in un particolare stato di rilassamento, sia fisico che mentale, oppure durante un evento traumatico, estremamente pericoloso o nell’istante in cui, in qualche modo, ti sei reso conto di aver superato una condizione di stress psicofisico o un blocco emotivo.

Una parte della tua coscienza si è come “aperta”, sentendo per alcuni brevi attimi il “respiro del mondo”, la “voce di tutte le cose”.

In due precedenti articoli abbiamo fatto riferimento al medesimo fenomeno.

In “I ‘superpoteri’ dei mistici orientali spiegati dalla scienza moderna”, dopo aver appurato che la mente umana riesce ad influenzare la materia, ci siamo rivolti la fatidica domanda: come?!

L’argomento comprendeva il funzionamento dell’I Ching, l’antico oracolo cinese, spiegato da Carl Gustav Jung con l’introduzione degli eventi sincronici.

Secondo questa teoria il lancio delle tre monete, che determinerà la formazione del proprio esagramma (simbolo utile per la lettura dell’I Ching), è strettamente connesso con la volontà e lo stato psichico/emotivo di colui che rivolge la domanda all’oracolo: il soggetto influenza in modo attivo l’uscita di testa e croce, seguendo l’inequivocabile legge di causa-effetto ed escludendo, quindi, il potere della casualità.

Un evento sincronico però può capitare in qualunque momento della vita, non soltanto durante l’interrogazione dell’I Ching.

La condizione è, secondo Jung, quella che lo psicologo francese Pierre Janet definisce “abaissement du niveau mental” (‘abbassamento del livello mentale’): si tratta di “uno stato di affievolimento delle energie vitali, accompagnato da una grande stanchezza o da un lieve esaurimento nervoso. Lo stress, la fatica o un evento traumatico possono essere le cause scatenanti, determinando un crollo del quotidiano “stato conscio”, e permettendo al tempo stesso all’inconscio di sfuggire alla gabbia nel quale è abitualmente rinchiuso.

Come abbiamo visto in “Samadhi: cosa si intende per ‘Illuminazione’?”, però, vale anche il mindset opposto: stati di eccitamento cerebrale ed emotivo sembrano dar adito ai medesimi eventi sincronici…

Ne abbiamo parlato in relazione alla parola giapponese “Satori” (悟り), che indica sì uno stato di Illuminazione, ma più che altro nel caso di un breve e “vivido lampo di chiarezza”, più “accessibile” all’uomo comune, e non di una condizione permanente come il Samādhi.

Questo “stato di consapevolezza elevato” in metafisica viene definito coscienza, libera dalle interpretazioni dei sensi e dalle illusioni di Maya.

Colgo l’occasione per ricordare che una simile condizione fu intuita anche dal celebre “vescovo-alchimista” medievale Alberto Magno, che nei suoi scritti ne parla così:

Nell’anima dell’uomo dimora un certo potere capace di alterare le cose e subordinare ad esso tutto il resto, soprattutto quando essa è preda di un eccesso di amore oppure di odio. Quando, dunque, l’anima dell’uomo viene catturata da una qualche passione in modo inarrestabile, è provato tramite esperimenti che tale eccesso lega fra loro le cose in modo magico piegandole al suo volere, a ciò che desidera. Chiunque voglia conoscere il segreto del fare e disfare questo genere di cose, sappia che è potere di ognuno influire magicamente sulle cose, qualora egli sappia abbandonarsi a una passione forte.

Come abbiamo già sottolineato, oggi sappiamo che il nostro cervello è diviso in due emisferi: la parte destra concerne le funzioni immaginative e intuitive, la parte sinistra quelle logiche e razionali. Senza dubbio il mondo moderno ha stabilito la propria dimora nell’emisfero della razionalità, ma artisti e “viaggiatori notturni” sanno bene cosa significhi abbandonarsi al flusso dell’Io irrazionale…

 

Cosa c’è oltre?

Perché dovremmo ricercare il superamento della mente dualistica?

Per quale motivo la conoscenza razionale non è sufficiente?

Perché la logica dovrebbe essere sostituita dall’intuizione dinamica e coscienziale?

Queste domande hanno molteplici risposte, tutte estremamente confutabili! Tuttavia ce n’è una piuttosto difficile da negare: noi (appartenenti alla razza umana) non siamo felici.

Continuiamo a correre, ad affannarci per cose inutili, ad arrabbiarci senza motivo… Inseguiamo obiettivi materialistici, ben consapevoli di quanto temporanea ed effimera sia la nostra vita in questo mondo.

Eppure vogliamo guadagnare e comprare e comandare e sovrastare e sviluppare e… e intanto il vuoto dentro di noi diventa una voragine, mentre le relazioni si spezzano e l’infelicità avvolge il castello di sabbia delle nostre illusioni.

Tutti sappiamo quanto sbagliato sia l’orientamento della nostra civiltà. Così come sappiamo che, alla fine del percorso, c’è un’unica destinazione: la morte.

Visione pessimistica?

No: visione materialista, dal momento che spendiamo la vita ad identificarci con il nostro corpo, e nient’altro.

Ma cosa c’è oltre? Possibile che le alternative siano il nulla dell’inesistenza, le fiamme dell’inferno o l’eternità a contemplare un vecchio barbuto?

E se, da qualche parte in questo antico pianeta, esistessero gli strumenti per accedere ad altre realtà? Dimensioni diverse dell’esistenza…

Come dice Amleto, “Ci sono più cose in cielo e in terra…”, e, forse, non sono così distanti come ci viene fatto credere.

“Facoltà” come la chiaroveggenza, la psicometria, la capacità di viaggiare in astrale… sono soltanto indizi di un universo molto più grande di quello che siamo abitati ad osservare in TV o a studiare nelle università…

Alcuni saggi hanno avuto modo di fare esperienza di queste realtà sovrasensibili, ma i linguaggi umani poco hanno potuto di fronte all’enorme ostacolo di comunicare a “coloro che non sanno”.  Molti avatar del passato hanno tentato, ognuno con il rispettivo approccio, di portare semi di “amore e luce” in questo mondo.

Sebbene le loro parole siano molto lontane dalla realtà quotidiana, forse in ambienti di studio specialisti, lontani dai comuni percorsi scolastici, riescono a trovare un riscontro e una traduzione (si veda, ad esempio, l’immensa opera “Il Tao della fisica”, di Fritjof Capra).

Senza avere a disposizione tutta la conoscenza fin qui raggiunta dall’umanità, è difficile capire quali e quante possibilità ci attendono, è difficile scegliere dove orientare i propri sforzi conoscitivi…

Ma, con i mezzi divulgativi che abbiamo a disposizione oggi, perché limitarsi e lasciarsi condizionare dalla “normalità” che ci viene propinata da decenni?

L’evoluzione ha raggiunto un livello tale da richiedere a gran voce che ogni giocatore metta tutte le carte in tavola. Gli strumenti utilizzati finora sono risultati insufficienti, quindi è il momento di cercare altrove.

Se in questo altrove sarà la “scienza” o la “magia” a definire le regole del gioco, lo scopriremo sulla nostra pelle, così come capiremo se la logica potrà essere soppiantata dall’intuizione coscienziale.

Di fatto, però, occorrerà che ognuno si applichi al massimo delle proprie possibilità per migliorare la direzione intrapresa dalla razza umana… Altrimenti non servirà un chiaroveggente per vedere l’oscuro futuro che ci attende.

 

 

Roberto Fagnani

COACH DI GUERRIERI MODERNI E CONSULENTE DI VIAGGI INTERIORI

Coach di crescita personale per scoprire te stesso attraverso metodi non convenzionali: Arti Marziali orientali, libri, viaggi e antiche scienze spirituali.

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