I meridiani del “pianeta corpo”: Nadi e Jingluo

7 Dic 2020 | Arti Marziali e Salute

Avevo quindici anni quando ho intrapreso per la prima volta, seriamente, il mio percorso nelle arti marziali.

Scelsi il Karate Goju-Ryu, più che altro per motivi logistici!

Nella mia zona infatti le scuole di arti marziali erano molto rare…e lo sono ancora. In più, non potendomi spostare in modo autonomo, non avevo modo di cercare altrove.

Ciò che non sapevo era che perfino un corso isolato come quello, tenuto nella minuscola palestra di una scuola elementare, avrebbe suscitato in me sensazioni e domande delle quali non ammettevo ancora neppure la possibilità!

Il primo episodio “fuori dall’ordinario” capitò durante una dimostrazione del sensei: mentre il maestro eseguiva un kata – una sequenza di movimenti prestabiliti – iniziai a percepire una strana elettricità nell’aria, che nei momenti più intensi si propagava sotto la mia pelle nella forma di vibrazioni sconosciute…

In seguito, durante gli allenamenti più intensi, al limite della resistenza fisica e vicino all’esaurimento dell’ATP, sentivo sgorgare dal mio hara – dantian inferiore una nuova fonte di vigore, accompagnata dalla sensazione di poter fare molto, molto di più di quanto avessi fatto fino a quel momento… Anche se poi i miei muscoli venivano assaliti dai crampi ed ero costretto a fermarmi!

Di cosa si trattava?

Che tipo di energie alimentano la nostra persona oltre a quelle classiche del processo metabolico della glicolisi?

 

“Un passo indietro… e poi sempre avanti!”

Ho già risposto all’ultima domanda in articoli precedenti, ma non abbiamo ancora parlato dei “canali sottili” attraverso i quali queste energie si diffondono nel corpo, o meglio, nei corpi.

Abbiamo iniziato con “Jing, Qi, Shen, i tre tesori: risveglia il tuo potenziale e vivi in salute”, descrivendo queste tre forme di energia secondo la medicina tradizionale cinese (MTC), la loro collocazione all’interno della “macchina umana”, ed i loro “serbatoi”, i tre dantian, che vanno a formare il triplice riscaldatore, un organo sottile sconosciuto alla medicina occidentale.

Il triplice riscaldatore si collega al resto degli organi proprio attraverso i famosi canali energetici, chiamati meridiani (jingluo in cinese).

Prima di analizzarli nel dettaglio, ti ricordo che abbiamo osservato anche altre forme simili di aggregati energetici nella medicina ayurvedica, approfondendoli nell’articolo “Vata, Pitta, Kapha: quale è la tua energia dominante?!”.

Il passo successivo è stato quello di scavare tra le tradizioni vediche, appena introdotte, per cercare di capire come il subcontinente indiano avesse circoscritto, millenni or sono, le scienze riguardanti gli apparati energetici umani. Puoi fartene un’idea nell’articolo “Kundalini, Chakra, Bandha e Granthi: sigilli nascosti e antichi poteri”, dove per la prima volta si parla di nadi, le “vene energetiche” della tradizione yogica, corrispondenti ai meridiani della MTC.

 

Introduzione ai meridiani: Jingluo e Nadi

È difficile proseguire con una vera e propria analisi comparativa dei jingluo della medicina tradizionale cinese e delle nadi della scienza ayurvedica.

Agopunti agopuntura meridianiSi tratta infatti di due tradizioni che nel corso dei secoli si sono specializzate su aspetti e obiettivi diversi, integrando le loro scienze metafisiche con gli esercizi respiratori e le tecniche dedicate all’evoluzione spirituale, secondo le specifiche interpretazioni e credenze.

Così Cina e India hanno rivolto l’attenzione a centri e canali energetici diversi, ma non per questo incompatibili!

La traduzione in “meridiani” deriva dall’analogia occidentale con le linee immaginarie che attraversano il globo terrestre, fungendo da riferimento.

Si tratta tuttavia di centinaia di migliaia di canali sottili, un po’ come se volessimo studiare tutti i capillari e i nervi del corpo umano… Un’impresa impossibile!

Ecco allora che la MTC pone l’attenzione sul triplice riscaldatore e i suoi tre “bruciatori” (i dantian), sui 12 meridiani ordinari o regolari, e sugli 8 meridiani straordinari, o “vasi curiosi”. Si osserva inoltre la natura yin o yang di tali energie, e la prevalenza di uno dei cinque elementi che costituiscono l’essenza di tutto il creato.

Il tutto converge nel concetto di bioritmo, l’insieme di leggi che legano indissolubilmente l’essere umano alla natura circostante, e ne regolano ogni aspetto della vita. Essi abbracciano la nostra sfera fisiologica, psichica, energetica ed emotiva, e in Occidente sono conosciuti principalmente come stagionali e giornalieri. Tratterò comunque in un articolo a parte questo vastissimo argomento.

Le arti Yogiche e la medicina ayurvedica, dall’altra parte della catena himalayana, si basano invece sull’ammontare variabile di tre bioenergie, le dosha, sui sette chakra, i principali centri energetici, e sul potere sopito presente in ogni essere, la famosa Kundalini, che può risalire i sette chakra attraversando il shusumna nadi, uno dei 14 canali principali, a condizione che esso sia sufficientemente puro.

Se hai intrapreso un percorso di ricerca spirituale, o semplicemente vuoi servirti di queste antiche scienze per rafforzare il tuo sistema immunitario, per vivere in salute e per imparare a gestire le tue emozioni e calmare la tua mente, è importante che tu sappia dove si trovano questi canali!

Considera però che la densità dell’energia eterica “sposta” alcuni canali non in luoghi, ma su piani diversi, come accennavo nell’articolo “La composizione della macchina umana: corpi sottili e aggregati vibrazionali”.

Sarà spontaneo allora chiederti come fare…

Ti rispondo con questa domanda: se vuoi muovere un braccio, come fai?

Pensi di muovere il braccio, e lui si muove!

Lo stesso principio vale per l’energia vitale!!!

Come puoi muovere una sostanza invisibile e sconosciuta, difficile da percepire, se non immaginando il suo percorso?!

Ma per farlo è necessario sapere dove condurla!

Ecco allora un breve “glossario” dei canali energetici da utilizzare ogni volta che vorrai “immaginare/percepire” lo scorrere della tua energia sottile, un esercizio utilissimo per attivare le varie regioni del corpo attraverso la mente.

Questa pratica è molto diffusa tra le tecniche di Qi Gong, e anch’io ho l’abitudine di insegnarla durante i primi approcci ai miei corsi!

 

Le Nadi

Swami Sivananda, medico e yogi del secolo scorso, definisce le nadi come “canali energetici fatti di materia astrale che trasportano le correnti psichiche”.

Nel suo libro “Kundalini Yoga” ci spiega nel dettaglio un gran numero di termini e concetti della tradizione sanscrita/vedica, riportando in vita un sapere che rischia di scomparire sotto l’onda del “progresso”…

Il termine sanscrito nadi deriva dalla radice “nad”, che significa movimento, e attraverso questi “passaggi sottili” (“sukshma” – tutto ciò che è sottile, eterico) il prana circola in ogni parte del corpo.

Tale forza vitale, o corrente sottile, certe volte viene paragonata al campo elettromagnetico umano… Ma credo che un simile confronto sia piuttosto limitante, e comunque se davvero sei interessato ad approfondire queste scienze, ti accorgerai ben presto di quanto esiguo sia il linguaggio/sapere occidentale di fronte alle più antiche conoscenze del pianeta!

Tornando alle nostre nadi, le tradizioni yogiche affermano che si originano tutte dal cosiddetto “kanda”, il centro del Linga Sharira (il “corpo astrale” che costituisce il duplicato eterico di quello fisico, non il corpo responsabile di OBE e NDE! Vedi “OBE e NDE – Esperienze fuori dal corpo e Viaggi Astrali”).

Sul piano fisico, il kanda è localizzato in corrispondenza della cauda equina, l’insieme di radici nervose terminali del midollo spinale, esattamente “sopra” al muladhara chakra, il primo chakra, del quale parlo a fondo nell’articolo “I sette Chakra… e tutti gli altri!”.

Tieni sempre ben presente, però, che un’autopsia non ci mostrerà mai né i canali energetici, né i centri di raccolta e smistamento del prana, sebbene si tenda ad assimilarli all’apparato nervoso e a quello circolatorio.

Altri autori infatti collocano il kanda immediatamente sotto l’ombelico, e parlano di un secondo punto d’origine delle nadi: il cuore. Inutile perderci nel tentativo di dare ragione all’uno o all’altro…

È comunque innegabile che, anche se su un piano vibrazionale diverso, le energie sottili siano intimamente legate al funzionamento degli organi fisici del corpo umano, e alla salute di questi ultimi e della mente/stato emotivo.

Come ho già detto, le principali nadi sono 14, e per completezza ti elencherò qui sotto i nomi… Anche se non credo che tu sia interessato ad impararli a memoria! 🙂

  • Sushumna
  • Ida
  • Pingala
  • Gandhari
  • Hastajihva
  • Kuhu
  • Saraswati
  • Pusha
  • Sankhini
  • Payaswini
  • Varuni
  • Alambusha
  • Vishvodhara
  • Yasasvini

Ognuno di questi meridiani si ramifica innumerevoli volte, fino a raggiungere ogni millimetro del nostro corpo. A noi comunque interessano soltanto i primi tre, che adiamo subito ad approfondire.

 

Sushumna nadi

È il canale più importante in assoluto, situato “in corrispondenza” del midollo spinale: abituati come siamo a conoscerne le funzioni grossolane, esso costituisce in pratica la sua natura sottile (sukshma).

È anche chiamato Brahma nadi, poiché costituisce il passaggio attraverso il quale la forza ancestrale Kundalini, una volta risvegliata, risale dal primo chakra (Muladhara) fino al settimo chakra (Sahasrara), donando l’illuminazione al praticante.

Moltissime tradizioni orientali incentrano le proprie pratiche nella visualizzazione di questo canale, per risvegliare il potere serpente e ottenere facoltà fuori dall’ordinario.

Esistono esercizi di respirazione (pranayama), visualizzazioni guidate, meditazioni profonde ecc. Tuttavia è altamente sconsigliato risvegliare questa energia autonomamente. È un processo graduale, e necessita della guida di un maestro esperto, soprattutto per evitare gli effetti collaterali, che possono condurre l’adepto fino alla pazzia.

 

Ida e Pingala nadi

Questi due canali energetici corrispondono grosso modo alle catene simpatiche di sinistra (Ida) e di destra (Pingala). Partendo dal primo chakra, risalgono ai lati della spina dorsaleSushumna nadi e terminano il loro percorso incontrandosi nel sesto chakra (Ajna).

Caduceo scienza sapienza medicina bastone alatoPer visualizzarli correttamente è utile osservare l’immagine del Caduceo (qui a fianco), il famoso bastone alato simbolo fin dall’antichità della medicina e della sapienza. Essi sono rappresentati dai due serpenti che si attorcigliano lungo il palo centrale, formando dei nodi nei punti di intersezione con quest’ultimo.

Alcuni ritengono che, in corrispondenza del primo, del quarto e del sesto chakra-nodo (Muladhara, Anahata e Ajna chakra), l’incontro di Ida, Pingala e Sushumna nadi generi rispettivamente Brahma granthi, Vishnu granthi e Shiva granthi, i blocchi che impediscono la risalita di Kundalini, dei quali ho parlato nel già citato articolo “Kundalini, Chakra, Bandha e Granthi: sigilli nascosti e antichi poteri”.

 

I 12 meridiani ordinari

I meridiani della MTC, o Jingluo, sono i canali attraverso i quali l’energia Qi raggiunge gli organi e ogni altro punto del corpo umano. La parola cinese “Jing” può essere tradotta sia con “attraversare” che con “il filo in un tessuto”, mentre “Luo” può essere reso con “connessione” o “canale”.

Jing viene di solito utilizzato per i canali principali, e Luo per quelli minori, così che insieme le due parole comprendano tutta la rete dei meridiani.

Squilibri o blocchi nella circolazione del Qi determinano gran parte delle malattie che affliggono l’essere umano, e l’agopuntura e le tecniche di digitopressione servono proprio a rimuovere tali impedimenti, riportando il flusso di Qi ai livelli ottimali.

Naturalmente non è necessario essere consapevoli della propria energia interna affinché questa scorra, ma un atto immaginativo orientato a dirigere tale flusso non può che migliorarne i parametri! Come sempre, la mente e la volontà guidano l’energia interna, soprattutto nel caso degli 8 meridiani straordinari. Ma procediamo per gradi…

Ecco i nomi dei 12 meridiani principali… Tieni sempre presente che hanno tutti simmetria bilaterale, e che una metà si trova all’interno del corpo – dove raggiunge il proprio organo – e l’altra lo percorre in superficie, in corrispondenza degli agopunti e terminando generalmente sulle dita delle mani o dei piedi, o sulla testa:

  • Meridiano del polmone;
  • Meridiano dell’intestino crasso;
  • Meridiano dello stomaco;
  • Meridiano della milza;
  • Meridiano del cuore;
  • Meridiano dell’intestino tenue;
  • Meridiano della vescica;
  • Meridiano del rene;
  • Meridiano maestro del cuore (o pericardio);
  • Meridiano del triplice riscaldatore;
  • Meridiano della cistifellea;
  • Meridiano del fegato.

 

Gli 8 meridiani straordinari, o vasi curiosi

Mentre i 12 meridiani principali possono essere paragonati a fiumi che distribuiscono il Qi nei rispettivi organi, gli 8 meridiani straordinari conservano ancora molti interrogativi.

Di essi sappiamo che, oltre al Qi, ospitano anche il flusso del Jing (vedi il già citato articolo “Jing, Qi, Shen, i tre tesori: risveglia il tuo potenziale e vivi in salute”), e che hanno lo scopo di immagazzinare energia e regolarne il flusso nei meridiani principali, che spesso intersecano.

Questi 8 vasi/serbatoi vengono chiamati anche “canali psichici”, poiché il pensiero, la meditazione e la volontà del praticante hanno un ruolo fondamentale nel loro funzionamento.

Si parla infatti di “aprire tali canali” soprattutto nelle arti marziali, sia per aumentare il flusso di Qi durante un combattimento che per recuperare in fretta in seguito ad un allenamento estenuante o ad un infortunio.

Una curiosità: l’unione dei primi due meridiani straordinari va a chiudere una circolazione interna dell’energia vitale conosciuta come “piccola rivoluzione celeste.

Vediamo i nomi!

  1. Vaso governatore: risale la spina dorsale, e corrisponde approssimativamente a shusumna nadi;
  2. Vaso concezione: percorre la parte frontale del tronco, fino alla sommità della testa;
  3. Vaso chong mai;
  4. Vaso della cintura;
  5. Vaso yang wei;
  6. Vaso yin wei;
  7. Vaso yang qiao;
  8. Vaso yin qiao.

In un articolo divulgativo come questo è impossibile scendere più nel dettaglio, quindi se ho suscitato il tuo interesse ti consiglio di acquistare uno dei molti testi che affrontano l’argomento dei meridiani, sia esso di origine indiana che di derivazione cinese…

In tal modo potrai osservare sulle apposite tavole il tracciato preciso di ogni “vena energetica” che attraversa il tuo corpo, e provare a focalizzare la tua attenzione sul fluire dell’energia vitale, immaginando in modo corretto il percorso del Qi/Prana: riesci a percepirne la vibrazione sottile?!

 

Un semplice esercizio per provare a “sentire”

Imparare a percepire queste energie sottili non è difficile come potremmo immaginare. È questione di ascoltare con qualcosa di diverso dalle orecchie, di sentire oltre il semplice tatto… Ma torno a dire che a fare la differenza è l’esperienza diretta.

Quindi prova a concentrare la tua attenzione sulla mano destra, e analizza come cambia la tua percezione di quella mano…

Cos’è che senti?

L’energia sottile?

Oppure stai semplicemente stimolando la circolazione sanguigna nei micro capillari (vasi ematici di dimensioni inferiori a 200 micron) del palmo?

O ancora… Stai mandando segnali al tuo sistema nervoso, fino all’estremità del tuo arto destro, rendendolo più sensibile?

Esiste anche la possibilità che sia un insieme delle tre cose…

Energia interna Qi Prana Arti Marziali

Non sono io a doverti dire in cosa credere, o cosa approfondire… L’importante è che tu prenda coscienza di questa realtà!

Se in seguito ne troverai giovamento, tanto meglio!

Nell’articolo “Pranoterapia e Reiki – Curare e curarsi con le proprie mani” analizzeremo parte delle potenzialità sopite nell’esercizio dell’attenzione sulle mani… Nel frattempo sappi che può anche capitare, del tutto “casualmente”, che tu scopra di possedere un’energia incredibile, una volontà capace di realizzare qualunque cosa tu desideri!!!

Buono studio e a presto con il prossimo articolo!

 

 

Roberto Fagnani

COACH DI GUERRIERI MODERNI E CONSULENTE DI VIAGGI INTERIORI

Coach di crescita personale per scoprire te stesso attraverso metodi non convenzionali: Arti Marziali orientali, libri, viaggi e antiche scienze spirituali.

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